lunedì 28 maggio 2018
Situazione nel campo a fine primavera
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mercoledì 27 dicembre 2017
La stagione produttiva si conclude tra esperimenti, bilanci e spunti per il nuovo anno.
L'arrivo di dicembre ha chiuso definitivamente la stagione. Temperature di diversi gradi sotto le medie, neve e gelo ci hanno improvvisamente riportato in montagna. Nel campo le attività sono cessate. Rimangono solo le lepri alla ricerca di un po' di cibo, mentre il recinto impedisce ai caprioli di raggiungere gli ultimi cavoli cappucci…
Ora è il momento di analizzare esperimenti e sorprese; è l'ora di valutare i raccolti dell'anno e di trarne un bilancio, in modo da pianificare la prossima stagione.
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martedì 7 novembre 2017
Un'interessante alternativa ai cetrioli. Pianta più rustica e resistente alle basse temperature.
Il cucamelon ovvero Melothria scabra è una cucurbitacea originaria del Messico e del bacino centro americano. La sua particolarità sta nell'aspetto che ricorda decisamente un'anguria …in miniatura. In effetti le dimensioni raggiungono mediamente i due o tre centimetri.
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venerdì 13 ottobre 2017
Visita alle tre cime di Lavaredo, nel cuore delle Dolomiti.
Oggi voglio concedermi un fuori tema, in fondo non si vive di solo orto. La visita di due amici danesi è stato il pretesto per un'escursione nel cuore delle Dolomiti. Mi è sembrato doveroso condividere questi momenti con chi ama la natura.
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giovedì 7 settembre 2017
Riflessioni dopo una prima stagione estiva trascorsa in Alpago: ortaggi, boschi e api.
Tra gli ortaggi particolarmente adatti al clima ci sono certamente i fagioli. Questi nutrienti legumi sono stati per secoli una delle principali fonti di sostentamento per la popolazione locale. Ogni valle del bellunese ha le sue cultivar e ogni ortolano ha i suoi metodi di coltivazione, i suoi segreti e soprattutto i suoi semi.
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domenica 25 dicembre 2016
Nuovo terreno in Alpago
Un terreno collinare a 550 mt d'altitudine in provincia di Belluno. Siamo nel bel mezzo della conca dell'Alpago, idealmente esposta a mezzogiorno, che con la sua catena montuosa funge da anfiteatro naturale. Campo, boschi e casera (un vecchio edificio usato dai pastori). Questo luogo nascosto tra due piccole valli, ha per anni ospitato orzo, grano e vite, mentre gli animali domestici accuditi con cura nei tempi passati, hanno ora lasciato il posto alla fauna venatoria: cervi, caprioli e mufloni.
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mercoledì 13 luglio 2016
La metamorfosi della libellula: dalla larva al dragone volante.
Il terrore degli stagni.
È stato emozionante vederle arrivare dopo pochi giorni dalla realizzazione dello stagno, per non parlare delle loro danze sullo specchio d'acqua. E come giusta conseguenza di quella corte nuziale sono poi arrivate le larve, che hanno fatto buona guardia contro tutti gli infestanti, in particolar modo le zanzare.
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mercoledì 29 luglio 2015
Un'interessante risorsa utilizzabile come materiale da costruzione e come fonte alimentare.
Verso la fine della primavera, durante le passeggiate pomeridiane tra i boschi, ho iniziato a notare la crescita vigorosa di alcuni germogli di bambù gigante. Forse Phyllostachys edulis.
Avevo letto che certe varietà di bambù crescono molto velocemente. Ma vedere questa crescita strepitosa coi propri occhi è sicuramente molto più impressionante. Dall'oggi al domani si vedono spuntare dei germogli conici, che crescono ad una velocità di venti o trenta centimetri al giorno.
Magari facessero così anche i miei peperoncini…
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lunedì 4 maggio 2015
Le piante pioniere migliorano il terreno e sono ottime produttrici di biomassa
Odiate da alcuni, temute da molti e sconosciute ai più: sono le piante pioniere; cioè quelle che per prime affrontano i cambiamenti. Quelle che si sacrificano per creare le condizioni ideali per la crescita di specie più esigenti. Si tratta generalmente di piante rustiche, a crescita rapida, vigorose, tenaci e spesso infestanti.
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venerdì 17 aprile 2015
Una verdura facile da coltivare, adatta ad un clima fresco.
Originaria della costa occidentale del continente nordamericano, si dice che questa pianta sia stata consumata dai minatori del diciannovesimo secolo in prevenzione contro lo scorbuto. Nel 2009 la fondazione Slow Food ha inserito la lattuga del minatore nell'Arca del Gusto (una lista di prodotti da salvaguardare legati alla cultura e alle tradizioni di tutto il pianeta).
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lunedì 15 dicembre 2014
L'orto naturale è arrivato agli sgoccioli; anzi è finito. Nuovi orizzonti in prospettiva.
È arrivato il fatidico giorno. Quello dell'annuncio laconico: l'orto naturale chiude i battenti. Beh, non proprio. Diciamo che il mio orto se ne va verso destinazione ignota …per il momento.
Il campo, le sue piante e tutto il micro ecosistema continueranno la loro vita, anche senza di noi (ne sono certo).
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martedì 18 novembre 2014
Costruzione dello stagno. Situazione dopo un anno dalla realizzazione. Un ecosistema all'abbandono...
Un mio stupido errore aveva rovinato radicchi e insalate. Le limacce che avevo trasportato nell'orto con la pacciamatura mi hanno certamente ringraziato. La delusione iniziale si era poi trasformata in energia positiva. Sentivo che dovevo agire…
Questa storia l'ho raccontata durante gli ultimi lavori del 2013. Avevo deciso d'intervenire in modo più ampio. Volevo migliorare il micro ecosistema dell'orto, attirando così i predatori naturali di lumache e limacce. Mi ero infine deciso a costruire un piccolo stagno. Gli anfibi che lo avrebbero abitato si sarebbero dilettati con una dieta a base di viscidi molluschi.
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martedì 28 ottobre 2014
Ibrido interspecie tra Capsicum annuum 'Black Namaqualand' con chinense di cultivar ignota. Una sorpresa sudafricana... almeno in parte.
Doveva essere un peperoncino selvatico, scoperto per caso in una miniera di diamanti del Sudafrica. La storiella, associata al colore insolito del frutto (nero violaceo) mi aveva spinto ad acquistare i semi da un venditore in rete.
La pianta si è poi sviluppata bene, bella e vigorosa. Fin da subito però, ho notato qualcosa di strano. Le foglie ed il portamento mi ricordavano vagamente la specie C. chinense (quella dei ben più forti peperoncini tropicali). Anche la forma dei peperoncini non corrispondeva alle foto. Aspettiamo e vediamo cosa succede, …mi sono ripetuto diverse volte. E così è passato il tempo.
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domenica 5 ottobre 2014
Troppi impegni personali. Ora l'orto è abbandonato a se stesso.
L'estate è passata con il suo carico di pioggia. Poteva essere il momento più soddisfacente dell'anno. Adesso sarebbe stato il tempo di bilanci e nuovi progetti… Purtroppo, imprevisti e seri impegni personali mi hanno distolto nuovamente dal terreno, proprio nel periodo più interessante.
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sabato 19 luglio 2014
Piante di peperoncini rinvigorite dopo la grandinata. Primi frutti maturi.
La sorpresa più emozionante di questo inizio d'estate sono i peperoncini. Dopo la grandinata del mese scorso, tutte le piante si sono riprese velocemente. Sembra quasi che abbiano ricevuto lo stimolo necessario per svilupparsi seriamente.
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lunedì 30 giugno 2014
Riciclare i rifiuti umidi di cucina direttamente nelle aiuole dell'orto, arricchisce il terreno e permette di risparmiare acqua.
Le persistenti piogge invernali sono state scoraggianti. I lavori di casa monopolizzavano il mio tempo. Uscire nel campo tra l'erba alta e bagnata per svuotare l'umido di casa nel cumulo di compost, diventava sempre più pesante. Certo che mettere la compostiera in fondo al campo non è stata un'idea favolosa… Ma ecco che un'aiuola vuota nell'orto mi ha fatto venire un'idea.
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martedì 3 giugno 2014
Grandinata imprevista sui peperoncini e sull'orto. Cinque minuti di furia distruttrice compromettono cinque mesi di cure e speranze.
Una folata improvvisa mi ha distolto dalle mie occupazioni. Procedevo di buon passo nei lavori di ristrutturazione di casa, proprio accanto a quattro grossi vasi di peperoncini Capsicum chinense. Ma ecco che l'impeto del vento ha iniziato a scuotere gli alberi. Una nube tenebrosa procedeva velocemente da dietro il monte. Il tempo di raccogliere gli attrezzi di lavoro e la furia distruttrice si è abbattuta …sui miei peperoncini.
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mercoledì 30 aprile 2014
Cavoli e verze distrutti dalla cimice Eurydema ventralis. Controllo della popolazione della cimice del cavolo.
Le temperature invernali particolarmente elevate, hanno probabilmente contribuito al proliferare di diversi nemici dell'orto. Le cimici del cavolo, sembrano ora più arzille che mai. L'Eurydema ventralis detta anche cimice dei cavolfiori, ama in realtà tutte le Brassicaceae. Le sue punture rovinano le foglie di cavoli, cavolfiori, verze, rape, senape… Le piante si seccano e non sono più utilizzabili. E l'ortolano brontola…
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venerdì 21 marzo 2014
Costruzione di un lightbox mini serra. Semplice, economico e portatile.
Conciliare una settimana bianca con la coltivazione dei peperoncini tropicali, può sembrare un sogno, una chimera inaccessibile. Questi peperoncini (principalmente della specie Capsicum chinense) richiedono molte cure e soprattutto molto tempo. Per gli appassionati normali, la semina comincia generalmente a gennaio ma ci sono anche dei peperoncinomani precursori che non pensano ad altro. Questi pionieri iniziano anche a dicembre e quando tutti gli altri hanno ancora i semi in mano, loro sfoggiano foto di piantine già cresciute, che chiaramente producono ammirazione ma soprattutto gelosia…
Godersi le discese delle piste dolomitiche con la coscienza tranquilla, sembra proprio impossibile. Chi si prenderà cura dei nostri indifesi e bisognosi peperoncini… mentre osiamo scendere felicemente dalla Marmolada?
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giovedì 13 marzo 2014
Una piccola sorpresa nel semenzaio sulla finestra. Le pezize.
Un'insalata poco invitante mi ha fatto scoprire questa curiosità. Volendo aggiungere un po' di colore e di vita ad un antipasto di capuccio affettato, mi sono diretto verso il semenzaio sulla finestra della cucina. Crescione, senape ed altre fresche verdurine erano pronte per allietare il pranzo quando una macchia insolita ha attirato la mia attenzione…
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