sabato 19 luglio 2014
La rinascita dei peperoncini
Piante di peperoncini rinvigorite dopo la grandinata. Primi frutti maturi.
La sorpresa più emozionante di questo inizio d'estate sono i peperoncini. Dopo la grandinata del mese scorso, tutte le piante si sono riprese velocemente. Sembra quasi che abbiano ricevuto lo stimolo necessario per svilupparsi seriamente.
Ora, i vasoni davanti all'ingresso di casa, fanno nuovamente la loro bella figura…
Pianta di 'White habanero'
Ma la soddisfazione più grande è sempre quella d'intravvedere i primi accenni di colore tra le foglie. Il frutto rimane verde per diversi giorni o settimane, poi, una mattina, ecco le prime sfumature arancioni. Bastano uno o due giorni e il peperoncino completa la sua muta.
Questa pianta di 'Gambia habanero' sembra quasi un alberello. Per l'assaggio di questa cultivar, ho resistito fino ad adesso, ma sento che non durerò ancora molte ore…
Anche le altre piante sono pronte. Questo doveva essere un 'Chocolate habanero', invece è chiaramente un'altra cultivar. Comunque il risultato è sempre molto gratificante.
Il 'White habanero' è molto produttivo. I frutti sono piccoli ma dall'originale colore bianco crema. Di questi ne ho già gustati diversi. Classico gusto fruttato degli Habanero e piccantezza media.
Ecco un esemplare ancora immaturo. Dovrò aspettare ancora qualche settimana per assaggiare una delle cultivar tra le più piccanti: il 'Bhut jolokia'.
Questo doveva essere uno 'Scotch bonnet': un'altra cultivar di Capsicum chinense. Purtroppo anche in questo caso il risultato non corrisponde. La forma del frutto assomiglierebbe anche abbastanza ma si tratta addirittura di una specie diversa: Capsicum annuum. Dopo la brontolata iniziale, mi ero messo il cuore in pace aspettando di vedere cosa sarebbe venuto fuori. Ebbene, devo dire che sono comunque soddisfatto (almeno parzialmente). Il gusto dolce fruttato con piccantezza medio bassa, lo rendono adatto per la cucina mediterranea estiva (alla portata di ogni palato). È anche esteticamente molto bello.
Credo che le piante abbiano beneficiato della presenza del muro di sassi della casa. Rispetto al campo vicino, in questo punto la temperatura è di diversi gradi superiore.
Nell'orto le piante sono più piccole e la fruttificazione è chiaramente un po' indietro.
Inoltre, è molto più difficile controllare le aggressioni dei vari parassiti naturali: in questo caso le cavallette. Da qualche settimana si sono schiuse le uova. Non oso neanche immaginare cosa succederebbe se tutte queste migliaia di neanidi dovessero diventare adulte… qui nel mio orto.
Da catalogare sempre tra le cultivar sconosciute, ecco quello che doveva essere un 'Black namaqualand'. Un Capsicum annuum nero originario della Repubblica del Sudafrica. In realtà è probabilmente un ibrido. Più bello che buono…
La stagione s'annuncia dunque produttiva. Fiori e frutti continuano senza sosta. Speriamo di poter preparare delle conserve per prolungare la stagione.
In ogni caso, le spaghettate con gli amici sono già iniziate…