mercoledì 16 ottobre 2013
Eliminare le lumache in modo naturale
Utilizzo della caffeina come insetticida naturale efficace. Prova dell'inefficacia dei macerati di peperoncino.
A volte ritornano. Sì, anche troppo spesso. Con la complicità dell'umidità autunnale, le malefiche lumache e le limacce sono tornate. Avevo già provato a difendermi da quest'invertebrati durante l'invasione delle lumache primaverile. È incredibile il danno che possono causare queste bestioline, così piccole e inconsistenti.
Sembrano quasi timide. Di giorno si nascondono ben bene tra le foglie per paura del sole (e forse anche di farsi vedere dall'ortolano). Poi, appena è il momento propizio, quando magari ti sei appena girato… vengono fuori e rovinano il tuo lavoro. In più mettono della bava dappertutto!
Sembrerebbero quasi indifese e da proteggere. Ma non fatevi ingannare! Radicchi e lattughe autunnali distrutti sono sufficenti per cambiare idea.
Chiaramente, anche le lumache e le limacce hanno una loro utilità. La loro presenza eccessiva, può denotare uno squilibrio del micro-ecosistema. Come ben spiega la permacultura, si potrebbe intervenire favoreggiando i predatori naturali. In effetti, tra i progetti per l'anno prossimo, c'è lo stagno per le rane e i rospi, l'introduzione di faraone o quaglie e la creazione di rifugi per i ricci. Lucertole e orbettini sono già arrivati.
La domanda importante ora è: aspettando l'anno che verrà, cosa mangiamo noi? Bisogna trovare un aiutino, almeno per riuscire a far partire la piantine.
Dopo diverse ricerche in rete, ho voluto provare il macerato di peperoncino. Pensando alle conseguenze del peperoncino sulle mucose, si può immaginare l'effetto che potrebbe ottenere sulle lumache. Quindi, eccoci con un concentrato di peperoncino assassino da spruzzare sulle foglie…
Normalmente, le dosi prevedono una percentuale di peperoncino inferiore a quella che ho usato. Inoltre, bisognerebbe filtrare il macerato. Ho preferito usarlo concentrato, in modo da testarne subito l'efficacia. Purtroppo, una bella limaccia rossa ha subito mostrato di gradire la preparazione!
Ho cercato di convincermi che forse l'effetto del peperoncino, sarebbe venuto dopo (sì, dopo aver distrutto tutte le foglie).
La prova del nove, è venuta il giorno seguente. Controllando gli ultimi peperoncini nell'orto, guarda un po' cosa vedo… Un peperoncino habanero mangiato proprio da una lumaca. Per chi non lo sapesse, gli habanero sono dei peperoncini d'origine tropicale, generalmente molto più piccanti dei peperoncini italiani.
Con mestizia, ho comunque portato il peperoncino in tavola per gustarlo. Il profumo d'albicocca di questo habanero stava quasi facendomi dimenticare l'ennesima delusione nella lotta contro le lumache. Apro meglio il peperoncino e cosa vedo… una limaccia sazia e bavosa che decide d'uscire. Dopo la lumaca, anche la limaccia!
Il peperoncino non è assolutamente efficace come repellente contro le lumache. È piuttosto un alimento gradito.
Bisognava tornare a cercare un'altra soluzione. Questa volta ci voleva qualcosa di veramente efficace e semplice. Sì, qualcosa semplice come bere una tazza di caffè.
Tutto è nato grazie all'invasione delle rane portoricane Coquì alle isole Hawaii, uno dei luoghi più umidi degli Stati Uniti. I ricercatori del Dipartimento del servizio di ricerca di Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) durante le loro ricerche per trovare un modo per rallentare l'assalto di queste rane, hanno scoperto che la caffeina è un efficace veleno… per le lumache.
Un team dell'USDA ha studiato gli effetti della caffeina sulle lumache. È stato provato che concentrazioni di caffeina dallo 0,1 al 2% sono letali per i molluschi (una tazzina d'espresso contiene circa 0,5% di caffeina). Il meccanismo non è stato ancora spiegato con certezza ma è interessante notare che le lumache e le limacce sono più sensibili a questa sostanza rispetto ad altri animali utili nell'orto (insetti vari). La caffeina è idrosolubile e il muco delle lumache è costituito principalmente d'acqua. Ciò spiega che per le lumache la caffeina è efficace anche solo per contatto. Per gli insetti, gli effetti nocivi si ottengono solo dopo l'ingestione della caffeina. In conclusione si deduce che si potrebbe utilizzare la caffeina specificatamente per lumache e limacce senza correre il rischio di distruggere gli insetti utili. Secondo questo studio le piante polverizzate con la caffeina sembrano resistere bene (anche se è stato segnalato l'ingiallimento delle foglie della lattuga).
Nel frattempo le rane portoricane continuano a gracidare alle Hawaii…
C'è voluto poco per fare una prova.
Ho preparato un bel caffè concentrato, bollito per dieci minuti (bollendo il caffè si estrae più caffeina) assolutamente imbevibile e disgustoso. Dopo aver versato il caffè in un piattino, ho messo qualche limaccia. Ed ecco il risultato dopo qualche ora.
Questa volta ci siamo! Ho esclamato. Ancora non ci credevo. Ho dovuto ripetere l'esperimento più in grande, con più limacce. Ho aggiunto anche altre grosse limacce e lumache. Intanto in casa il caffè bolliva e nello studio dove lavoro mi agitavo solo con l'odore della caffeina… Il risultato si confermava. Bisognava ora capire come applicare la caffeina, direttamente nell'orto. Chiaramente per trarre delle conclusioni su questi aspetti, possono essere necessarie anche diverse settimane, soprattutto in un orto già mezzo divorato dalle limacce.
Ho voluto quindi effettuare un test in ambiente controllato per verificare l'efficacia di diverse dosi di caffeina. Premetto che non dispongo di strumenti scientifici particolari e le mie analisi si basano solo sull'osservazione.
Ecco lo svolgimento del test.
Preparazione di tre scatole contenenti ciascuna un pezzo di foglia di radicchio. Le scatole sono nominate A, B e C. Ogni scatola riceve un trattamento diverso prima dell'inserimento di sei limacce.
A: campione di controllo senza caffè.
B: applicazione di una tazzina di caffè normale prodotto con la moka.
C: applicazione di caffè concentrato (100 g di caffè bollito in 0,3 l d'acqua per 10 min).
Giorno 1
Foto scattate dopo 12 ore. Nel campione A la foglia di radicchio è mangiata normalmente. Nel campione B e nel campione C la foglia non è stata minimamente toccata. Nel campione C, due limacce sono già morte (in alto a destra). Tutte le altre limacce dei campioni B e C sono sofferenti, quasi immobili.
Giorno 2
Foto scattate dopo 36 ore. Nel campione A la foglia di radicchio continua a essere mangiata. Nel campione B due limacce sono morte (a sinistra). Nel campione C ora sono quattro le limacce morte.
Giorno 3
Foto scattate dopo 60 ore. Nel campione A le limacce si nascondono sotto i resti della foglia quasi completamente mangiata. Nel campione B due limacce si muovono ancora (anche se molto lentamente). Nel campione C le limacce sembrano tutte morte.
Conclusioni
Il quarto giorno tutte le limacce dei campioni B e C sembrano morte. L'applicazione di caffè è sufficiente per impedire alle limacce di mangiare le foglie. Aumentando la concentrazione della caffeina contenuta nel caffè, si accelera l'effetto letale. Infatti nel campione C le prime limacce sono morte entro le 12 ore. La concentrazione della caffeina contenuta in un normale caffè fatto con la moka è quindi sufficiente per proteggere le foglie anche perchè le limacce che non sono morte subito, non sono più state in grado di mangiare.
Nel frattempo ho cominciato a polverizzare il caffè concentrato nell'orto (in particolar modo sui radicchi, le insalate e i finocchi). Poi la sera uscivo con una torcia tascabile per verificare cosa succedeva. Non sono riuscito a trarre una conclusione sicura. La difficoltà maggiore sta nel riuscire a polverizzare il caffè senza tralasciare alcune parti della pianta. Su piante già sviluppate, le limacce possono rimanere nascoste tra le foglie del cuore che non sono state polverizzate. Inoltre la rugiada mattutina ha tendenza ha lavare le foglie e quindi a diluire o a eliminare addirittura il caffè polverizzato. In certi punti dove ho perseverato con l'applicazione del caffè, ho comunque notato delle limacce quasi immobili e rigide attorno alle piante (segno dell'effetto della caffeina).
Per ora le ultime piantine d'insalata stanno resistendo anche perchè sulle piante piccole l'applicazione è più semplice. Speriamo che sia di buon auspicio per le raccolte autunnali-invernali.
Ora bisognerebbe migliorare la fase della polverizzazione magari aggiungendo un altro elemento con funzione di aggrappante, per far durare più a lungo l'effetto della caffeina. Di questo ne riparleremo sicuramente…