mercoledì 31 luglio 2013
La barbabietola di Chioggia
L'Erbetta del Doge, una varietà bella e antica della provincia di Venezia
Questa è una varietà antica, un ortaggio mitico, che rimane impresso nell'immaginazione di chi l'osserva (almeno nella mia).
Conosciuto da secoli nella provincia di Venezia come Erbetta del Doge, quasi come se si volesse sottolinearne l'aspetto regale. Mi chiedo però il perchè dell'espressione Erbetta. Forse i dogi di Venezia ne mangiavano solo le foglie? Magari non si sono mai resi conto di come questa barbabietola fosse bella dentro…
La storia è iniziata l'anno scorso, quando in un negozietto del centro, ho visto una bustina di semi di questa barbabietola. Per soli 70 centesimi ho potuto ambire al prezioso trofeo …che non è mai venuto. La siccità, il terreno duro, l'inadeguatezza della pacciamatura e la poca esperienza hanno probabilmente contribuito al risultato. Dopo numerosi tentativi infruttuosi ho dovuto aspettare la nuova stagione per buttare i semi restanti sotto la pacciamatura delle nuove aiuole (il tutto, senza aspettative particolari).
Finalmente la tenacia è stata ricompensata con qualche preziosa radice. Specifico che solo una metà circa si sono sviluppate bene. Le altre sono rimaste piccole, anche se gustose. Non so se riusciranno a svilupparsi ulteriormente anche perchè in questo punto la pacciamatura non è proprio omogenea. Il risultato è comunque soddisfacente.
Rispetto alle classiche barbabietole rosse noto un bel colore rosso-arancione. Forse aumentando lo strato di pacciamatura, il colore sarebbe stato più vivo anche nella sommità della radice.
Ecco venuto il momento della verità, quello che può portare alla soddisfazione estrema o alla delusione totale. È il momento del taglio della radice, quello che mette in risalto gli anelli concentrici. Un bel coltello d'acciaio e …clack! Gli anelli ci sono, sono ben cinque. Non sono proprio gli anelli belli regolari delle foto che avevo visto, ma sono pur sempre cinque anelli rossi…
Questa barbabietola, sarà buona quanto bella? In questa prima prova, la preparazione doveva assolutamente rispettare l'estetica dell'ortaggio. Quindi per mantenere i colori, ho deciso di rimanere sul crudo. Ecco che le ricette di carpaccio che si trovano spesso in rete sembrano inevitabili. Ho provato il modo più semplice, con sale ed olio d'oliva. Poi ci sono tanti modi per insaporire: senape, sesamo…
Il risultato è davvero molto gradevole ed invitante. Diciamo che l'erbetta del Doge fa la sua bella figura…
Per ciò che riguarda il gusto, le radici (carote, barbabietole, rape) le preferisco grattugiate finemente o a fiammiferi piuttosto che tagliate a fette. Le fettine sono più estetiche ma per il palato è un'altra cosa… Chiaramente, preparare queste belle barbabietole grattugiate sarebbe stato un peccato per l'occhio.
Credo che potrebbe essere interessante paragonare questa varietà con altre come la rossa d'Egitto o la Golden Detroit. Se tutto va bene riuscirò nell'intento quest'inverno, quando magari potremmo sbizzarrirci in preparazioni calde…