domenica 25 agosto 2013
La terza piaga: le cavallette
Cavallette nell'orto. Danni e predatori.
Le vien xo! Le vien xo! diceva il vicino indicando il monte. Stanno arrivando; sono milioni… Nelle settimane seguenti si è avverata la profezia. Quest'anno dopo le innondazioni e le lumache, ecco la terza piaga: le cavallette.
Ora mia moglie non vuole più andare nell'orto. Ad ogni passo, decine di cavallette saltano da tutte le parti. Certe si attaccano anche alla maglietta. Inizialmente non sembravano molto attratte dalle verdure quindi non mi sono preoccupato particolarmente. Dopo qualche giorno però, l'erba del campo non era più sufficiente per la loro dieta e qui sono iniziati i problemi…
Ecco cos'è rimasto del sedano dopo il loro passaggio. La foto l'ho scattata dopo qualche giorno, cioè quando alcune foglie avevano già cominciato a ricrescere (fortunatamente).
Questo invece era un radicchio che se ne stava tranquillo sotto i pomodori. Aveva già cominciato a chiudersi a palla.
Purtroppo per tutti i radicchi piantati recentemente non c'è stato scampo. Solo quelli da taglio piantati in primavera e con la radice forte, sono ripartiti.
Qui si vede il tipico morso fatto in pochi secondi da una cavalletta.
Per ora i danni si sono concentrati solo sul sedano, i radicchi e le bietole da costa. Fortunatamente le proporzioni non sono bibliche. Le piante già sviluppate si stanno tutte riprendendo. Il problema serio, rimane solo per il trapianto dei radicchi o delle insalate. Fintanto che le piantine rimangono nelle vaschette va tutto bene. Le cavallette si avvicinano, guardano ma non toccano. Appena trapianto le piantine nel terreno, in poco tempo sparisce tutto…
Il responsabile di questo scempio è il Grillastro italiano (Galliptamus italicus) comune in tutta Italia e nel bacino mediterraneo. È la classica cavalletta marrone con le ali rosa visibili quando salta. Purtroppo si tratta di una specie polifaga, cioè che mangia tutto quello che trova anche se sembrerebbe avere una certa preferenza per l'erba medica.
Grillastro italiano su foglia di vite
Quest'anno ho trovato anche altre varietà, meno pericolose per l'orto. Chiaramente i danni, dipendono dalle quantità presenti. Queste fotografate fin dalla primavera, sono relativamente poche e tranquille. Anzi, le trovo simpatiche.
Tettigonia viridissima o cavalletta verde comune
Questa annusa l'origano. Vuole farsi una pizza?
Comunque le cavallette (anche se in piccole dosi riescono a essere simpatiche) possono creare dei danni seri. Ho cercato di capire come si potrebbe intervenire. Purtroppo in presenza d'un attacco massiccio di cavallette, c'è poco da fare. Anche gli insetticidi (che parola tremenda) più potenti sono spesso inefficaci sulle popolazioni adulte. Gli interventi dovrebbero mirare a ridurre le nascite future o a colpire le neanidi (giovani esemplari). La prevenzione sembrerebbe la strada ideale soprattutto nell'ottica dell'orto naturale (anche se non ho ancora capito come attuarla). Purtroppo quando si tratta di animali mobili come le cavallette, le cose si complicano perchè non è possibile controllare quello che succede nelle vicinanze del proprio terreno.
Si può usare con successo la rete antigrandine per ricoprire e proteggere gli ortaggi.
Un'altra soluzione interessante è quella di allevare nei dintorni dell'orto le galline faraone. Sarebbero ghiotte di cavallette.
Guardando attentamente, ho notato anche altri predatori naturali che possono dare un piccolo contributo. Uno è il calabrone (Vespa crabro) chiamato anche Martinello o Amazzacavalli. Questo ha staccato la testa della sua preda (lunga circa 10 cm) e poi è volato via. Anche altre vespe catturano cavallette. Una volta in un buco del muro di casa, ho trovato il nido di una vespa, con dentro una decina di piccole cavallette verdi, che avrebbero dovuto servire come cibo per i piccoli.
Questa, potrebbe essere la locandina del film Assassinio nell'orto…
È la mantide religiosa, un prezioso e vorace collaboratore per chi ama l'orto naturale. Qui è alle prese con una grossa cavalletta grigia. In pochi minuti era scomparso tutto.
Questa mantide invece è stata meno fortunata. Se l'è presa con una cavalletta troppo grossa per lei e che ha saputo difendersi. La cavalletta morde e schiaccia la zampa della mantide. È la prima volta che osservo una cavalletta maltrattare una mantide.
Alla fine la mantide si è liberata. Non le resta che leccarsi le ferite…
Infine, c'è chi dice che non tutti i mali vengono per nuocere e che le cavallette si potrebbero anche mangiare. Così imparano! Avrebbero un po' il gusto dei gamberetti. In effetti, guardando questa foto, ci assomigliano proprio ai gamberetti.
In questo caso, rivendico la mia tendenza vegana, così da non dover assaggiarle…