giovedì 20 febbraio 2014
Poca luce per i peperoncini
Semina di peperoncini Capsicum chinense. Test dell'efficacia della camomilla per favorire la germinazione.
Questo doveva essere l'anno buono. Quello che sarebbe partito bene, con il lightbox nuovo; cioè un incubatore per pianticelle dotato di luce artificiale. Una chicca per ortodipendenti… Avevo già un bel progetto per il mio incubatore in legno e faretti led. Gl'imprevisti invernali però mi hanno fatto accantonare il proponimento. In particolar modo, la visita dei cognati prevista entro breve, mi obbliga a finire i lavori di casa…
Gennaio è il mese in cui si seminano i peperoncini tropicali (Capsicum chinense). Saranno poi necessari molti mesi prima di raccogliere le ambite prelibatezze. Preparare in casa le pianticelle di peperoncini tropicali richiede molta cura. Esistono al proposito molti forum d'appassionati. Su questi siti si trovano consigli su ogni fase della coltura: preparazione, conservazione e utilizzazione dei semi; composizione del terriccio; temperatura, umidità e esposizione alla luce ideali per le pianticelle…
L'argomento è appassionante ma c'è quasi da chiedersi se si riuscirà mai un giorno a raccogliere qualcosa. Chissà se sua maestà il peperoncino accetterà tutte le nostre cure reverenziali e deciderà di gratificarci con i suoi frutti?
Questa è la lista delle cultivar che ho provato a seminare: Red Habanero, Orange Habanero, White Habanero, Chocolate Habanero, Gambia Habanero, Barbados Habanero, Scotch Bonnet e Buht Jolokia.
Quest'anno, anche se non ho avuto il tempo di costruire il lightbox, ho voluto testare una tecnica (spesso proposta su vari siti) per migliorare la germinazione dei semi. Si tratta dell'utilizzo dell'infuso di camomilla nel quale lasciare in ammollo i semi prima dell'utilizzo. La camomilla avrebbe la proprietà di ammorbidire l'involucro del seme e d'agevolarne la germinazione. Nel mio test ho usato tre cultivar diverse. Una parte dei semi li ho messi in ammollo nella camomilla; un'altra parte nell'acqua. Dopo questa fase durata 36 ore, ho messo i semi nelle vaschette riempite di terriccio da semina.
Il responso è arrivato dopo 8 giorni. I semi hanno cominciato a germogliare, indipendentemente dal trattamento con camomilla o acqua. Dopo un mese non ho notato nessuna differenza. Le pianticelle si sviluppano nello stesso modo. Forse avrò modo di ripetere l'esperimento con altri semi ma per il momento ne concludo che non è necessario utilizzare l'infuso di camomilla.
Un'altra cosa interessante da citare, riguarda la temperatura d'incubazione. Si legge sui vari siti, che la temperatura dovrebbe situarsi tra i 25 e 30°. Temperature più basse aumenterebbero il rischio di veder marcire i semi. Nel mio test la temperatura ha oscillato tra i 16 e i 20 gradi. Come già detto, i primi germogli sono spuntati dopo 8 giorni. Non tutti i semi però hanno germogliato nello stesso modo. La cultivar Scotchbonnet Yellow ha impiegato più tempo. Dai 15 ai 30 giorni. Che sia legato anche alla freschezza del seme?
I primi germogli o archetti che spuntano dal terriccio sono sempre emozionanti!
Il punto più critico, riguarda l'illuminazione. I primi germogli hanno subito cominciato a filare, cioè ad allungarsi eccessivamente nel tentativo disperato di trovare la luce. Ora sembra che si siano calmati. Per il momento mi accontento d'appoggiare un solo neon (per di più a luce calda quindi meno efficace) sopra le vaschette con le piantine. Ogni giorno, cerco di mettere le vaschette per qualche ora sul davanzale esterno della finestra in modo da esporle alla luce solare. Le vaschette, avendo un coperchio trasparente, si comportano come mini serre e quindi la temperatura all'interno si mantiene ragionevole, anche quando fuori il cielo è nuvoloso. Cerco di non esporre le piantine a temperature inferiori ai 14/15°.
Si devo ammetterlo, sto maltrattando i miei peperoncini. Poca luce e temperature troppo basse. Però le piantine crescono; vedremo…
Ecco un fatto curioso. Questa piantina della cultivar Gambia Habanero che ha sviluppato tre cotiledoni al posto dei due soliti.
Molti si chiedono se questo fatto possa pregiudicare la salute della futura pianta ma sembrerebbe essere una cosa irrilevante. Infatti, anche in questo caso, le foglie vere e proprie si stanno sviluppando normalmente.
Un'altra specie interessante è questo Capsicum annum cultivar Black Namaqualand. Si tratta di un peperoncino nero sudafricano. Cotiledoni e foglioline stanno già preannunciando il futuro colore.
Devo però ammettere che in questi giorni non ho fatto solo lavori di casa. Le recenti e abbondantissime precipitazioni mi hanno costretto ad andare a vedere cosa stava succedendo in montagna. La settimana scorsa ho dovuto dunque assentarmi un girono. Ho così constatato di persona la situazione nella stazione di Folgaria (TN). Sicuramente, sotto questa neve doveva esserci un orto…
Comunque adesso è ora di tornare al lavoro. Devo ancora seminare i pomodori, le melanzane… e tra poco arrivano i cognati.