venerdì 1 novembre 2013
Ultimi lavori 2013
Raccolti inattesi e primi lavori per l'anno prossimo. Uno stupido errore con la pacciamatura.
Tra le soddisfazioni inattese di fine ottobre ci sono sicuramente i peperoncini. Specialmente questi piccantissimi Capsicum frutescens di cultivar sconosciuta. Non ci speravo più di vedere maturare questi peperoncini tropicali. Entro breve, proprio di fianco a questa pianta, vedremo la prima neve sulle prealpi vicentine.
Anche i peperoni e peperoncini nostrani (Capsicum annuum) sono stati veramente generosi in questi ultimi giorni. L'odore del raccolto che invade la cucina ci trattiene ancora per qualche istante nell'estate sfuggente…
Però l'autunno è veramente arrivato. Il letto dell'orto lo testimonia. Ogni giorno, centinaia di funghetti spuntano veloci dal suolo e lavorano per trasformare la pacciamatura di fieno e paglia. L'anno prossimo ci sarà un bello strato di materiale organico altamente assimilabile, per accogliere i nuovi ortaggi.
L'orto si sta svuotando. Solo i radicchi autunnali si devono ancora sviluppare. Ho iniziato a recidere i pomodori, i fagioli, il mais… Seguiranno i peperoni e le melanzane.
Ma l'orto naturale non resta mai vuoto. Con lo spazio ritrovato ho iniziato le prime semine dell'anno nuovo. Così almeno mi consolo, pensando già alla primavera.
Questo è il momento di piantare le Liliaceae (aglio, scalogno, cipolla…) e i legumi primaverili. In particolar modo per i piselli, effettuerò altre semine più tardi fino alla primavera. Questo dovrebbe garantirci un raccolto più esteso nel tempo.
Nell'orto naturale, il trapianto di aglio e cipolla o la semina dei legumi è un'operazione semplice e divertente. Si butta tutto per terra senza doversi chinare e si ricopre con un altro strato di pacciamatura organica.
Ai lati delle aiuole ho messo le cipolle e l'aglio mentre nella parte centrale o buttato i piselli.
Poi ho semplicemente ricoperto il tutto con altra paglia.
In questo modo, i bulbi e i semi si svilupperanno sul materiale organico già presente al suolo e saranno protetti per l'inverno dall'ultimo strato di paglia.
Un abbondante strato di materiale organico al suolo fornirà il riparo necessario anche per altri insetti utilissimi nell'orto. Le coccinelle potranno svernare e riprendere la loro attività in primavera.
Coccinella septempunctata su foglia di melanzana
Purtroppo queste ultime operazioni di semina sono state anche fonte di sconforto. Devo ricordare che dopo numerose battaglie contro le lumache, ero riuscito a stabilizzare la loro presenza fino a dei livelli accettabili. Ahimè, quando il pericolo non è più ben visibile, si abbassa la guardia… Infatti, la paglia che ho aggiunto per l'ultimo strato di pacciamatura, proveniva da un mucchio che avevo lasciato all'aperto da diverse settimane. Questa paglia aveva fornito un ottimo riparo per tante limacce. Con le mie mani, le ho dunque trasportate direttamente sopra le aiuole, di fianco ai radicchi. È bastata una notte… una sola notte senza controllare cosa succedeva nell'orto. Il mattino seguente con costernazione, non ho potuto fare altro che constatare i danni sui radicchi, tutti rovinati! Questa cosa mi ha messo di cattivo umore per due giorni.
Era venuto il momento di prendere una decisione e di attuarla.
No, non ho deciso di scavare una fossa per seppellirmi! Entro breve vi mostrerò cosa c'è qui dietro…